SITUAZIONE BILANCI MILAZZO E STABILIZZAZIONE CONTRATTISTI. SINDACATO CSA: CARO SINDACO, ANDIAMO AI FATTI !


Foto: Santino Padalino, Segretario provinciale Csa.

PUBBLICHIAMO UNA LETTERA DEL CSA INDIRIZZATA AL SINDACO DI MILAZZO – La trasformazione dei rapporti a tempo indeterminato è prevista dal comma 2 dell’art. 20 del D.L. 75/2017.  E’ necessario modificare il regolamento, ciò che ancora non è stato fatto. 

Con riferimento alla replica del Sindaco Formica al nostro documento del 6 settembre, lasciando a chi li ha formulati insulti e allusioni (il sindacato rappresenta le istanze dei lavoratori e quindi sono questi ultimi ad essere stati offesi !!!) riteniamo dover rispondere nel merito alla scomposta reazione del primo cittadino.

  1. Che la sigla CSA esista al Comune di Milazzo non deve certo attestarlo il Sindaco: lo testimoniano i risultati alle scorse RSU (Primo Sindacato) e gli innumerevoli articoli di stampa dell’ultimo anno.

  2. Stabilizzazioni: nel corso degli ultimi confronti l’Amministrazione, su nostra pressante richiesta, si era impegnata all’avvio del confronto con le OO.SS. al fine di predisporre un nuovo Piano Triennale dei Fabbisogni, in modo da “bruciare le tappe” ed averlo già pronto all’atto dell’approvazione degli strumenti contabili: questo avrebbe dato ai lavoratori contezza della volontà dell’amministrazione di procedere alla stabilizzazione di tutti i lavoratori restituendo loro dignità e fiducia, rispetto ad alcune non velate voci in merito a stabilizzazioni parziali. Ricorderà bene il Sindaco che nel corso del Consiglio Comunale del 13 Maggio avevamo registrato anche l’impegno alla modifica del regolamento che prevedesse la “Trasformazione dei rapporti a tempo indeterminato” così come previsto dal comma 2 dell’art. 20 del D.L. 75/2017. L’espressione usata dal Sindaco “…purchè si avviino le procedure entro l’anno corrente” rafforza la necessità di non perdere altro tempo, iniziando a fare il possibile (ma bisognava farlo già da qualche mese) al fine di guadagnare tempo rispetto ad una scadenza che è ormai dietro la porta.

  3. Scelte occupazionali. Il sindaco finge di non capire a cosa ci riferiamo. Sappiamo perfettamente che l’ente non potrebbe assumere (e infatti non capiamo come abbia assunto) e non si comprende perché non si sia attesa la possibilità di sostituire il ragioniere prima di “congedare” quello appena assunto. E qui ci fermiamo !

  4. Contrattazione decentrata. Nel nostro documento c’è un chiaro riferimento alla definizione dei bilanci fino al 2017 e la piattaforma presentata si riferiva proprio agli anni relativamente ai quali gli strumenti contabili risultano approvati. Cosa ha fino ad oggi impedito l’avvio delle relative contrattazioni? Il Sindaco parla di “attività di ricognizione degli istituti azionati al fine della loro regolarizzazione o liquidazione”. Noi temiamo seriamente (e le affermazioni del Dott. Bucolo nella seduta di 1° Commissione Consiliare del 23/2/2019 la dicono lunga sull’argomento) che dietro il termine “regolarizzazione” si celi il tentativo di non pagare quanto dovuto, anche perché, se la volontà fosse diversa, l’Amministrazione avrebbe risposto alle innumerevoli richieste di pagamento quantomeno degli istituti obbligatori come l’indennità di rischio per il personale che opera in particolari condizioni. A tal fine proprio il CSA (che ormai è acclarato … esiste al Comune di Milazzo !!!) ha inoltrato più di una diffida. Infine, sull’argomento, ci meraviglia l’affermazione del Sindaco in merito alla presunta irragionevolezza di “pensare di contrattare anni ormai chiusi”. Il primo cittadino, che di professione fa l’avvocato, dovrebbe infatti condividere il fatto che i CCDI , ancorchè riferiti ad anni pregressi, devono essere “contrattati” per essere considerati giuridicamente validi.

  5. Chi paga il prezzo? Nel nostro documento è scritto chiaramente che anteponiamo alla difesa dei lavoratori quella della città: ci fa piacere che il concetto venga ribadito dal Sindaco !

  6. Approvazione strumenti finanziari. Il Sindaco parla di sforzo dei tanti fra i quali piccatamente non fa rientrare il CSA. Non ci interessano medaglie da parte del primo cittadino che si dimostra però corto di memoria dal momento che più volte ha richiamato la collaborazione dei sindacati (anche del CSA) e della RSU.

In conclusione ribadiamo la nostra richiesta di un tavolo permanente, che non consideriamo affatto una “clamorosa perdita di tempo”, volentieri disponibili però, nell’interesse della città e dei lavoratori, a rinunciarci a fronte di immediate iniziative concrete dell’Amministrazione che dimostrino la volontà di bruciare le tappe e predisporre gli atti in vista di quella normalizzazione che solo così potrà veramente considerarsi a portata di mano.

Il Segretario Provinciale

S. Paladino

Il Segretatio Generale

P. Fotia

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